Si può definire l’arredo olfattivo come una vera e propria forma di Interior Design, forse la più semplice e istintiva, non necessita di competenze specifiche ma segue l’ispirazione creativa, le proprie inclinazioni e gusti personali.
Aprire una porta e percepire il “Nostro Profumo” ci fa sentire a casa, nel nostro territorio, nella nostra “Confort Zone” e questa sensazione, che colpisce uno dei sensi più sviluppati del nostro corpo, la vogliamo comunicare anche chi ci sta vicino.
Più del profumo che indossiamo, quello per la casa racconta la nostra intimità. Va scelto con la stessa cura con cui si acquisterebbe un complemento d’arredo. In questi tempi di reclusione forzata, tra le mura domestiche, il profumo aiuta a ricreare le situazioni e atmosfere desiderate nel nostro sub inconscio.
Profumazioni cipriate e delicate, che solleticano le narici, e restano quasi nascoste. Via libera ai bouquet poco invadenti e rilassanti, come oli essenziali di melissa, lavanda, camomilla.

Si spengono le luci e l’essenza si mescola al soffice abbraccio delle coperte. Questi cocktail olfattivi ad effetto calmante favoriscono il riposo.
Il bagno predilige note marine, che ti trasportano immediatamente tra le onde, o tra vallete di aromi erbacei, o in alternativa si possono scegliere fragranze «pulite» come talco, muschio e fiori bianchi.
E poi con il cambiare delle stagioni, cambia anche il nostro mood. Scegliamo di vaporizzare ingredienti diversi: in autunno-inverno l’universo olfattivo abbraccia note intense come il patchouli, sandalo, spezie o ambra, mentre nella primavera-estate la scelta cade su fiori esotici, come ylang-ylang e gelsomino per dare un tocco di freschezza ed eleganza, per poi sconfinare nella brezza marina dell’estate.
