“Se dovessi raccontarmi in un mood, sceglierei l’Odissea di Ulisse”

Aromood ha incontrato un grande artista, cultore di aromaterapia, amante della botanica Antonio Familiari, creatore di Amua Parfum che è l’ incarnazione di un amore incondizionato per la sua Terra, la Calabria. Insieme a lui, ha voluto ripercorrere, quasi magicamente, un percorso di vita, di incontri e suggestioni ispirate ai colori, profumi e miti calabresi.

Il suo percorso personale ha in qualche modo influito nel progetto di AMUA’?

Assolutamente si, in tutto e per tutto; l’intero progetto è figlio e frutto delle mie esperienze di vita sia in ambito personale che in campo professionale. Sono nato e cresciuto in riva allo Stretto, nella città di Reggio Calabria, ma la mia famiglia paterna è originaria di Pentedattilo, uno dei luoghi più suggestivi di tutta la Calabria, un piccolo borgo del versante ionico della provincia reggina, arroccato sulle ultime propaggini meridionali dell’Aspromonte, a soli 4 km dal mare.

Laureato in Chimica e Farmacia e specializzato in Aromaterapia e Fitoterapia, fin dalla tenera età di cinque anni, son sempre stato attratto dal magnetismo esercitato dalla mia terra, la Calabria, subendone il fascino incondizionato dei suoi profumi, dei suoi colori, dei suoi paesaggi mozzafiato; odori e profumi di una natura dagli accesi contrasti, selvaggia ed ancora incontaminata, ricca di una biodiversità unica in tutto il vasto panorama europeo.

Da bambino adoravo farmi bendare per poi riconoscere i profumi e gli odori del mondo vegetale. Quel gioco sarebbe diventato molto di più”

Ricordo, con grande emozione e come se fosse ancora ieri, la frase che mi ripeteva spesso mio padre:

Caro figlio, il naso se ne intende

Alludeva alla capacità che ha l’olfatto, se sottoposto a continue sollecitazioni e costante esercizio, a poter essere utile a riconoscere tutto ciò che ci circonda, tanto quanto il senso della vista.

La vista olfattiva, la chiama, lui che di profumi se ne intende, avendo la passione per tutto ciò che di verde esiste intorno a noi, essendo un agronomo con l’amore per le scienze botaniche e lo studio dei semplici (piante officinali). Da mia madre, ho avuto la fortuna di ereditare il gusto per il senso estetico, l’armonia delle forme e la ricerca del bello in ogni cosa, mentre, da mio padre, l’inesauribile passione per il mondo vegetale e la devozione ed il rispetto nei confronti di Madre Natura.

È nato tutto così, per caso o per gioco; un diletto puerile che si è trasformato in una vera e propria passione, un amore smisurato tramutatosi nel corso degli anni, giunto in età adulta, in un vero e proprio lavoro.

In che modo il suo brand ripercorre l’identità del territorio in cui nasce?

Il brand AMUA’ nasce da un viaggio sensoriale attraverso epoche e territorio. Esso incarna l’anima incontaminata e indomita della terra che i coloni Greci, approdando lungo le sue coste nel corso dell’VIII secolo a.C. ribattezzarono come Ouitoulia (Terra dei Tori). E Taerre, la prima fragranza lanciata dal brand stesso, è infatti un elegante accordo sensuale e discreto che richiama ancestralmente quel profumo autentico della pura personalità della terra di Calabria, fatto di emozioni, sensazioni, colori, odori, biodiversità, miti, legende, folklore, cultura, arte e storia.

Un’interpretazione personale di alta profumeria artistica, riletta in chiave moderna, il cui compito è quello di regalare al viaggiatore olfattivo istanti infiniti di pura poesia. Un’esperienza sinestetica unica nel suo genere, che coinvolge contemporaneamente le sfere sensoriali dell’olfatto, della vista e del tatto, per un’avventura olfattiva che tocca le corde più profonde dell’animo, riuscendo a far comprendere a fondo la pura personalità della terra calabrese.

Per fa sì dunque che un brand di profumeria artistica, e di conseguenza la fragranza o le fragranze identificabili con il brand stesso siano riconducibili ad un luogo o siano legate ad un territorio, la prima tappa del processo creativo da affrontare è ripercorrere la fase storico culturale del territorio stesso. Studiarne il retaggio storico, la sua cultura, le sue tradizioni ed il suo folklore è di prioritaria importanza. Solo conoscendo la storia di un popolo si può arrivare a comprenderne l’anima più intima, la sua vera identità, la sua personalità più profonda e riservata. Perciò ho avviato una ricerca sulle dominazioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli lungo le sue coste e nel suo entroterra. La Calabria è stata da sempre terra d’approdo e di incontro tra civiltà; lungo le sue rive si sono avvicendati Greci, Fenici, Romani, Bizantini, Longobardi, Arabi, Normanni, Svevi, Ebrei, Albanesi, Spagnoli, Francesi ed Austriaci. Tutti questi popoli al loro passaggio hanno lasciato un segno, un marchio indelebile lungo il solco del tempo, contribuendo a creare l’eredità storico culturale di tutto il popolo calabrese.

La seconda fase invece è quella inerente la ricerca delle specie vegetali autoctone. L’ etnobotanica, ossia lo studio delle piante legate al territorio ed al suo popolo sono un’altra tappa fondamentale per risalire agli usi e costumi di intere generazioni, selezionando e scegliendo quelle specie che più identificano il territorio calabrese e dalle quali si possono ottenere oli essenziali di pregio che caratterizzano con il loro profumo la caleidoscopica personalità della terra di Calabria. La scelta è ricaduta dunque sulle piante di bergamotto, arancio amaro, mandorlo, violacciocca, caprifico, ginepro, liquirizia, e sull’albero della quercia, che tra le sue secolari fronde accoglie un muschio dall’odore ricercato e singolare molto richiesto per la creazione dei profumi.

La terza fase è infine quella della comunicazione emozionale che è forse, senza ombra di dubbio, la più importante. Arrivato a questo punto del flusso creativo, mi sono chiesto: “Cosa vogliono comunicare il Brand e la stessa fragranza TAERRE? Quali emozioni, ricordi, verità sopite e dimenticate vogliono ridestare? Quali corde profonde dell’inconscio desiderano toccare?”. In base ai dettami dell’aroma terapia sottile, ossia l’abbinamento essenza-emozione, ho provveduto a selezionare gli olii profumati dotati di determinate virtù emozionali.

Nel caso specifico di TAERRE, per esempio, ho scelto l’olio essenziale di bergamotto che rende audaci ed impavidi, apportando ottimismo e luce, l’olio essenziale di arancio amaro che dispensa forza, coraggio e vitalità, quello del fiore di mandorlo che dona dolcezza ed apre il cuore, l’olio essenziale del fiore di violacciocca che testimonia la solidarietà e l’amicizia indissolubili, il caprifico o fico impollinatore, che incarna potenza, tenacia, la forza fisica e morale, l’olio essenziale di finocchio selvatico, dispensatore di speranza e determinazione, il ginepro che dona forza e coraggio, la liquirizia calabrese che regala tono, vigore, energia ed armonia, il cisto marino che rende calorosi ed accoglienti, ed infine il muschio di quercia, sinonimo di stabilità e sicurezza, nonché di forza, resistenza e solidità.

Il profumo è come una musica, un suono celestiale che arriva diritto ai meandri più profondi dell’ IO di ciascuno di noi.

Da naso creatore e ideatore, ritengo, che bisogna comporre la melodia perfetta, bilanciarne le giuste note olfattive al fine di ottenerne l’esatta sintonia ed armonia dotata di note memorabili.

Le essenze ottenute dal processo di spremitura a freddo come quelle agrumate, oppure gli oli essenziali che si ricavano dal processo di distillazione in correnti di vapore, vanno abbinati, miscelati, giustamente dosati; e dopo una lenta macerazione in alcol etilico ad una temperatura costante e controllata, per un tempo che oscilla dai trenta ai sessanta giorni, in base alle essenze trattate, solo allora si ottengono i campioni dai quali, dopo innumerevoli prove olfattive, si può sperare di ottenere la fragranza principe, ossia la fragranza elettiva che possa comunicare all’olfatto l’essenza reale che si sperava di ricavare. Nel percorso creativo che ha dato luce a TAERRE, posso affermare che la fortuna ed il lungo lavoro di ricerca, mi hanno premiato, regalandomi la prima delle tre fragranze che caratterizzano lo spirito di un popolo, l’essenza reale di un modo di essere, l’essenza intima e profonda di una cultura.

Come è nata l’idea di AMUA’?

Il lavoro mi ha condotto lontano dalla mia amata Calabria; ho vissuto per anni a Milano, avendo modo di poter approfondire i miei studi sul mondo dell’aromaterapia e sull’arte della profumeria artistica, ed il fato ha voluto che un giorno mi imbattessi per caso in una persona che cambiò letteralmente la mia vita.

Incontrai un vecchio naso profumiere che aveva appreso l’antica arte di crear profumi in Francia e lui fu il mio maestro di vita, guida suprema.

Divenni suo amico ed allievo e da semplice apprendista, dopo anni di studi, pratica, impegno, abnegazione e costanza riuscì a divenir maestro a mia volta. A lui devo molto, anzi devo tutto, facendomi depositario di un sapere antico che va oltre la semplice disciplina teorica, toccando gli ambiti dell’alchimia, della filosofia e della pura poesia applicata alle note olfattive, una sapienza ancestrale ed antica capace di crear musica odorosa e diletto con i frutti di Madre Natura: gli oli essenziali. Il legame con la mia terra d’origine però era così forte ed intenso, e la nostalgia di casa così incalzante e costante, che decisi di trovare la cura personale al mio perenne stato di irrequietezza dovuto alla lontananza da casa. Ero dunque alla ricerca di un qualcosa che mi donasse momenti di serenità e di pace con me stesso, una medicina che mi aiutasse a percepire meno il distacco dalla famiglia, un’autentica magia che fosse capace di ricondurmi con il cuore e la mente alla mia tanto desiderata Calabria. E fu così che decisi di mettermi alla prova, facendo tesoro e traendo insegnamento da tutti gli studi fatti fino a quel momento inerenti il vasto ed affascinante mondo dei profumi e delle fragranze artistiche.

Le innumerevoli conoscenze acquisite nel corso degli anni nel campo dell’aromaterapia e nell’arte di crear profumi, dalla scelta e dalla selezione dei chemotipi e delle specie vegetali da cui si ottengono i preziosi oli essenziali, ai delicati processi di spremitura a freddo o distillazione in corrente di vapore, per ottenere le pregiate essenze profumate, al loro accostamento, combinazione ed armonizzazione, fino al lento ed attenzionato processo di macerazione, al fine di ottenere, dopo minuziosa filtrazione, la fragranza elettiva correttamente bilanciata, dotata di un’ottima scia olfattiva e con una buona persistenza ed intensità odorosa, mi sarebbero venuti in ausilio porgendomi in dono la formula perfetta per la mia panacea personale, per poter placare i sussulti emotivi dell’animo perennemente nostalgico. Questi elementi sarebbero stati le basi solide e concrete dalla quali partire, i pilastri del mio futuro, i fari della mia visione. Il mio intuito, la mia immaginazione ed il mio estro creativo avrebbero fatto il resto; come vessilli mi avrebbero indicato la via da percorrere, facendomi approdare alla mia tanto agognata meta, ossia la creazione di fragranze artistiche che rispecchiassero la pura personalità della terra di Calabria.

Nasce così il progetto Amuà – Profumo di Calabria. Ma da dove deriva il termine Amuà? Quale significato si cela dietro di esso? Il termine è solo frutto di una fervida immaginazione o nasconde in sé qualcosa di concreto, di vero, di reale, di esistente? Ebbene, la frase che è scritta nel mio cuore, cardine di tutto il progetto è una ed una soltanto, frase che ha fatto da forza motrice alimentando la mia inesauribile sete di creatività, e da collante durante tutte le fasi di elaborazione e sviluppo del vasto e complesso progetto: “IO AMO LA MIA TERRA”.

È l’infinito amore per la Calabria che mi ha spinto a creare il brand Amuà e la fragranza TAERRE, e la frase sopracitata, tradotta in vernacolo calabrese diventerebbe “IEU AMU A ME TERRA”. E’ così che nasce il tutto, il nome del progetto ed il nome della prima fragranza che incarna lo spirito ancestrale fiero e indomito della nostra meravigliosa terra. Amuà dunque non è un francesismo, ma soltanto la trasposizione nella lingua calabrese del termine amare.

L’ amore che genera, l’amore che nutre, l’amore che alimenta i desideri, l’amore fa sì che i sogni diventino realtà.

Quale è il ricordo più evocativo che associa alla fragranza pilota del Brand?

Come già esposto, la mia famiglia paterna è originaria di Pentedattilo, uno dei luoghi più suggestivi di tutta la Calabria, un piccolo borgo del versante ionico della provincia reggina arroccato sulle ultime propaggini meridionali dell’Aspromonte, a soli 4 km dal mare. È questo il luogo dove tutto è nato, la mia fonte di ispirazione ove risiedono le mie radici; considerato un vero e proprio monumento naturale dove l’insediamento, un gruzzolo di poche case, sembra letteralmente e fisicamente aggrappato al monte Calvario – un monolite di roccia sedimentaria a forma di mano da cui deriva il nome del borgo “Penta Daktilos” ovvero, letteralmente, “cinque dita”; un luogo dove il tempo sembra si sia fermato, mantenendo ancora un fascino arcaico e quell’atmosfera romantica che fece innamorare i primi viaggiatori inglesi, giunti a cavallo tra ‘700 e ‘800 in queste straordinarie terre, e dove l’aria è ancora intrisa di tanto mistero e magia. Perché quando un luogo ti rapisce ti entra dentro l’anima, e la sua magia ti accompagnerà sempre. 

La fragranza TAERRE è stata creata in primis per il sottoscritto, perché serviva a trasportare i miei sensi nella mia amata Calabria, rendendo così un profumo capace di accorciare le distanze, regalandomi la sensazione di sentirmi “a casa”. Adesso la mia creatura è per tutti, per tutte le persone che sono distanti da questa terra e ne sentono la ardente nostalgia, ma anche per tutti coloro che non ci sono mai stati e che inesorabilmente ne subiscono il forte fascino e l’attrazione magnetica di questa regione dagli accesi contrasti, dalle forti contraddizioni e dal sapore autentico.

 Se dovesse raccontarsi in un mood, cosa sceglierebbe?

Ebbene il paragone potrebbe apparir a molti ardito e non poco ambizioso, ma la Calabria è sempre stata terra di eroi, miti e leggende. Anche il logo stesso, è intriso di mitologia, simbolismo ed alchimia, raffigurando la sirena bicaudata, chiamata in epoca medievale Melusina che nel caso specifico del brand AMUA’, rappresenta la sirena LIGEA: la melodiosa.

Per questo motivo, secondo me, il Mood che mi  racconterebbe  e descriverebbe a pieno sarebbe l’ODISSEA di Omero, mi sento come un moderno ULISSE alla perenne ricerca della verità, ma cos’è la verità se non la continua sete e fame di sapienza e saggezza. Nella vita non si finisce mai di apprendere, la cultura è salvifica sempre ed in ogni ambito.

Ulisse ardeva d’amore per la propria patria, l’isola di ITACA, ne anelava il ritorno spasmodicamente, ne sentiva la forte nostalgia.

Nel prossimo viaggio olfattivo cosa ci racconterà?

Attraverso le mie creazioni olfattive continuerò ancora la decodificazione del territorio attraverso i suoi profumi ed i suoi odori, continuerò a raccontar sempre la mia Terra; attualmente sono in elaborazione altre due fragranze che incarnano lo spirito ancestrale di questa splendida regione, ma non sveliamo nulla, è ancora un segreto.

In futuro mi piacerebbe che il progetto Amuà possa servire a sponsorizzare ed a rilanciare il territorio, come simbolo e testimonial di tutta la Calabria, e che il binomio Amuà-Calabria si consolidasse a tal punto nell’immaginario collettivo da far sì che il brand stesso possa assurgere a ruolo di ambasciatore della terra calabrese. Una Terra che ha tanto da offrire in storia, cultura, arte e risorse paesaggistiche. Questo è il mio obiettivo ed allo stesso tempo il mio desiderio più grande, ma non facciamo voli pindaraci e rimaniamo con i piedi ben saldi a terra. Il futuro è balsamo ed il tempo è galantuomo, come diceva mio nonno, vedremo come andranno le cose in futuro.

Io continuerò, dal mio canto, a crederci ed a impegnarmi fino in fondo affinché il progetto possa andare avanti ed il sogno possa continuare. 

“Come Ulisse, la mia ITACA è la mia Terra, la mia Calabria”

Thanks to Antonio Familiari- Founder Creator Amuà Parfum

scrigno di una storia intrisa di emozioni, cultura e mitologia

www.amua.it